Nutrizione
Movimento-lavoro
Mindfulness
MBSR –Mindfulness Based Stress Reduction
Benefici della Mindfulness
Mindfulness sul luogo di lavoro
Come possono nutrizione, consapevolezza e l’attività fisica influenzare l’efficacia sul luogo di lavoro? Questo articolo, frutto della partnership tra HRC e la società Everywhere SB, esplora diverse strategie per migliorare il rendimento e il benessere dei dipendenti.
Nutrizione
Guardare alla salute come un benefit è la nuova frontiera del wellbeing aziendale. Il cibo sano e legato all’italianità è un benefit ambito dai lavoratori che lo preferiscono generalmente ai buoni pasto. La crescente consapevolezza che una errata alimentazione possa compromettere la giornata lavorativa si lega al tramontare dell’idea del mangiare cibi preconfezionati e ipercalorici, seguendo i ritmi frenetici e disordinati. Nuovi stili di vita legati anche allo smart working, impongono nuovi concetti di cibo sano e workplace.
La consapevolezza del parallelo corretta nutrizione e ottimizzazione della performance lavorativa dovrebbe stimolare l’imprenditore lungimirante nell’attuazione di politiche di welfare aziendale che siano strumento educativo per scelte responsabili e sostenibili. Seguire strategie innovative di promozione e informazione alimentare sui luoghi di lavoro e nella gestione dei pasti in azienda, evidenziando l’importanza che riveste una nutrizione equilibrata nella produttività del lavoratore.
Favorire un buon apporto di nutrienti all’organismo, determina “un buon livello di performance mentale e fisica e una riduzione sia delle assenze per malattia che degli infortuni sul lavoro. Un’alimentazione non bilanciata e non varia nei luoghi di lavoro nuoce alla salute dei lavoratori e può provocare una perdita di produttività pari al 20%”. Lo afferma un rapporto dell’Ufficio Internazionale del Lavoro – ILO (Food at work: Workplace solutions for malnutrition, obesity and chronic diseases, 2005 – Christopher Wanjek).
Formare e informare sulle corrette abitudini alimentari; proporre stili alimentari sani che non tralascino gusto e cultura alimentare; introdurre menu wellness e healthy catering nelle mense aziendali; prevedere distributori aziendali che contengano prodotti biologici e di elevata qualità – verdure pronte e frutta fresca (la legge in materia di fringe benefit prevede che l’azienda possa destinare fino a 258 euro l’anno ai dipendenti per l’utilizzo di servizi o prodotti alimentari); attivare convenzioni con negozi di frutta e verdura; contemplare sportelli di consulto nutrizionale ed azioni motivazionali che favoriscano la salute alimentare, così come orti aziendali e attività di team building in cucina che migliorino la gestione dello stress e le relazioni sia personali che professionali.
Il workplace wellbeing lo si consegue anche attraverso un’alimentazione equilibrata.
Movimento-lavoro
“Un’attività fisica regolare ha importanti benefici sulla salute e riduce il rischio di molte malattie croniche”, lo si afferma in un convegno mondiale medici dello Sport tenutosi a Roma nel 2012.
Praticare sport sul posto di lavoro fa bene al dipendente e all’azienda. Si stima che il 60% dei lavoratori attenti a svolgere una costante attività fisica, abbiano una diminuzione dello stress e un aumento di concentrazione, buon umore, motivazione e produttività. Assenteismo – la pratica continuativa di sport in azienda comporta una riduzione del 22% delle assenze per malattia (fonte: Jointly) – e turnover calano – si osserva un incremento del 10% della retention sui Millennials conseguentemente all’introduzione di programmi di Wellbeing (fonte: Jointly). Camminare incentiva il pensiero divergente, aumentando la creatività fino all’81% – lo afferma uno studio condotto dall’Università di Stanford.
Semplici passi che incoraggino l’attività fisica: informare ed educare al benessere sul posto di lavoro; consentire fasce orarie da dedicare al movimento o comunque suggerire di alzarsi spesso, evitando di star seduti troppo a lungo; sollecitare l’uso delle scale anziché l’ascensore, incitare al raggiungimento del posto di lavoro a piedi o in bici, e a svolgere attività outdoor – fit-walking, running, trekking.
In un percorso di team building, l’attività sportiva si rivela utile nella comprensione delle competenze specifiche ed individuali e nel raggiungimento di un buon lavoro di squadra.
Se in molti Paesi europei e non, praticare sport sul posto di lavoro durante le pause è una prassi ormai consolidata, in Italia è un’abitudine che si sta facendo strada – i numeri non sono così sconfortanti. Il 40% delle imprese dispone di strutture sportive interne.
Jack Groppel, co-fondatore della Johnson & Johnson Human Performance Institute, copresidente del Comitato di Studi sulla salute, prestazioni e produttività dell’Organizzazione per la ricerca sul miglioramento della salute, portavoce nazionale del CEO Pledge for Physical Activity della Coalizione nazionale per la promozione dell’attività fisica, è stato pioniere nell’applicare le teorie di scienza dello sport al mondo aziendale, basandosi sulla liaison tra attività motoria e performance lavorativa. Comparando la performance dell’atleta a quella di un leader aziendale e ciò che ne consegue in termini di stress e malumore, anche i principi utili alla ricerca di equilibrio, necessario all’atleta, tra allenamento e tempo di recupero e riorganizzazione sia a livello fisico che psicologico, sono applicabili al mondo aziendale, tanto da suggerire lo sviluppo di programmi di benessere nei luoghi di lavoro. Soft skills richieste nel mercato del lavoro e peculiari ad ogni sportivo: audacia, energia e pazienza. La combinazione sport-lavoro fortifica il fisico, rende la mente elastica, muta il temperamento. Praticare sport influisce sul rendimento lavorativo, d’altronde, “La ricerca mostra che più ti muovi, più ossigeno e sangue fluiscono al cervello e meglio risolvi i problemi”, afferma Groppel.
Mindfulness
Un dipendente su 5 affronta ogni anno problematiche legate al benessere mentale (fonte: National Alliance on Mental Health – NAMI)
Tra i supporti a beneficio dell’equilibrio psico-relazionale c’è una strategia che affonda le proprie radici in un’antica pratica meditativa buddista, Vipassana. Mindfulness, una particolare tecnica che agevola la gestione di situazioni stressanti ponendo l’accento sul qui e ora, sul perfetto bilanciamento mente-corpo, sulla consapevolezza del sé, privando sia le emozioni che i pensieri di giudizio. Si impara ad “affrontare gli eventi della vita in maniera adattiva e non giudicante. […] a compiere scelte più salutari nello stile di vita.” (Metodo Mindfulness, Williams & Penman, 2016)
Mindfulness è “uno stato di coscienza o processo mentale caratterizzato da un’attenzione consapevole, libera da valutazioni e focalizzata sul presente, verso l’esperienza interna ed esterna e priva di reazioni verso di essa” (F.Didonna, 2009).
MBSR –Mindfulness Based Stress Reduction
Mindfulness Based Stress Reduction, il cui ispiratore e fondatore è stato Jon Kabat Zinn – dottore in biologia molecolare del MIT-, è un protocollo basato su un approccio non farmacologico allo stress e ad altre infermità croniche, quali ansia, attacchi di panico, depressione, o diabete, ipertensione, ecc. Recenti ricerche hanno ulteriormente avallato gli esiti positivi dell’applicazione di tale pratica sia rispetto a individui soggetti a stress che a burnout. Si è stimato un decremento nelle dimensioni di esaurimento emotivo e depersonalizzazione e un aumento nella percezione del senso di autoefficacia. (Goodman e Schorling, 2012)
Più 19.000 casi clinici sottoposti a studio negli USA.
MBSR, ovvero meditare prestando attenzione al respiro e al corpo, prestando attenzione al momento presente.
Benefici della Mindfulness
I benefici della Mindfulness atti a migliorare la qualità della vita (personale e) professionale:
- Acquisire fiducia ed autonomia nella gestione e controllo delle situazioni
- Sviluppo della creatività utile a trovare nuove proposte, soluzioni e idee
- Mantenimento della concentrazione e attenzione in maniera intenzionale
- Elevati livelli di empatia e capacità interrelazionali
- Consapevolezza dei pensieri e delle emozioni per un approccio non reattivo o impulsivo
- Riduzione della stanchezza fisica e mentale
- Gestione delle pressioni
Mindfulness sul luogo di lavoro
Vivere la vita professionale senza stress e, al contempo, realizzare un workplace consapevole. La Mindfulness sul luogo di lavoro è pensata con lo scopo di gestire e affrontare situazioni di stress lavoro correlato. Un luogo di lavoro saturo di stress rischia di diventare nocivo, provocando squilibri e perdite in termini economici e di performance. Assenteismo, turnover e burn out sono tra i rischi cui ci si espone. Poter contare su un team in grado di affrontare pressioni e sfide quotidiane che riflettano una certa ottimizzazione in termini di produttività aziendale, è il goal da perseguire.
Un numero crescente di aziende fa ricorso alla Mindfulness nei propri programmi di gestione delle risorse umane, per abbassare, giustappunto, i livelli di stress e ansia presenti tra i propri collaboratori e ottenere un clima più disteso e senza conflitti. Correggere l’approccio nella gestione degli innumerevoli impegni lavorativi, risultare più sereni e rilassati.
Molte business school nell’ottica di formare futuri manager e dirigenti, includono programmi di Mindful leadership. Ponendo l’importanza sulla formazione di futuri professionisti con elevate capacità di consapevolezza, ricezione, empatia, open-minded e non soggetti a reazioni emotive impulsive, che sappiano gestire positivamente il proprio team oltre che essere consapevoli del proprio ruolo di leader.
“La mindfulness può sostenere la realizzazione professionale più di una promozione, di un aumento di salario, di un nuovo impiego, […] Può aiutarci a trasformare la nostra vita professionale in qualcosa di realmente soddisfacente, anziché una cosa che semplicemente siamo tenuti a fare o pagati per fare.
Può aiutarci a trasformare il nostro lavoro” (Mindfulness al lavoro – piccolo manuale di sopravvivenza allo stress, S. Mckenzie)
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